Torino, 9 ottobre 2011.
Nonostante il primo freddo autunnale, i torinesi hanno partecipato entusiasti a un grande evento culturale che ha riempito il fine settimana del capoluogo: “ I PORTICI DI CARTA”, una sorta di fiera del libro in pieno centro città da piazza Castello seguendo i portici fino alla stazione di Porta Nuova. 2km di librerie a cielo aperto, 120 librai di città e provincia e circa ventidue editori per un evento che, tirando le somme, ha lasciato il pubblico pienamente soddisfatto, cosa che invece non si può dire dei librai.
Nel suo quinto anno la fiera è stata sponsorizzata dalla fondazione CRT, il ministero per i Beni Culturali della Regione Piemonte e la Camera di Commercio ed ha coinvolto tutti i cittadini dai più piccoli ai più grandi; ma come si sono trovati librai e acquirenti? Secondo i dati ufficiali la fiera ha conseguito grande successo, io mi sono presa la briga di intervistare entrambe le parti e i pareri sono stati piuttosto contrastanti.
Secondo l’opinione dei venditori di piazza san Carlo, la fiera quest’anno non ha avuto lo stesso successo rispetto ai precedenti; le cause sono diverse ma principalmente si riconducono alla crisi economica che sta svuotando le tasche degli italiani: proprio questi ultimi, infatti, si sono dimostrati molto interessati all’evento ma si sono limitati a sfogliare qualche libro e passare oltre. “Se non fosse per le celebrazioni dei 150 anni dell’unità d’Italia, la città non si muoverebbe per nulla e questi eventi non avrebbero la minima risposta da parte del pubblico” afferma un libraio del settore di narrativa per ragazzi, secondo un’altra commerciante invece, la vendita è stata scarsa poiché il prodotto venduto dai banchi è lo stesso che si trova in una delle qualsiasi librerie che affollano il centro città.
Pareri positivi invece sono stati espressi dai responsabili delle librerie storiche di Torino situate nell’ultimo tratto di via Roma (procedendo verso la stazione), questi, infatti, si sono dimostrati entusiasti declamandone il successo: secondo loro la gente a passeggio nota subito i banchi dei libri e di conseguenza si ferma a vedere in modo più che interessato, specialmente per quanto riguarda quelli di antiquariato.
Quali sono i generi che hanno attirato di più? A parte i libri di antiquariato che sono spesso ricercati durante questi eventi, sono stati acquistati molti classici low cost, gialli e soprattutto molta narrativa per bambini e pre-adolescenti; infatti, secondo un venditore: “ i bambini sono i migliori lettori, fino ai dieci anni leggono di tutto e poi si perdono per strada”.
La risposta dei clienti è stata invece più che positiva, molti l’hanno trovata interessante “gira quasi la testa” per la vastità della scelta; la divisione in settori ha aiutato a scegliere dove andare sapendo l’esatta ubicazione dei libri di proprio interesse.
L’iniziativa è stata ritenuta valida e secondo l’opinione pubblica va coltivata affinché si possa promuovere il libro stampato poiché il fascino della carta è unico e inimitabile.
e voi cosa ne pensate? il libro va salvaguardato? che genere di lettori siete? ritenete che la scuola stia cancellando la passione per la lettura negli studenti?