domenica 30 dicembre 2012

segreto

ti amerò 
ti amerò a distanza
ti amerò in silenzio
ti amerò in segreto.
Lontano da occhi indiscreti 
persino dai tuoi.
Sarà un amore 
puro, 
casto,
onesto,
perfetto
che non troverà mai spazio nel tuo cuore di ghiaccio.
Non mi resta altro che farmi da parte
accettare questa misera condizione nella quale mi lasci;
dove fa sempre freddo,
il cielo è cupo senza un minimo spiraglio di luce.
Dove non riesco a vedere nemmeno il tuo pallido riflesso.




lunedì 17 dicembre 2012

SPECCHIO


Esistono storie d'amore meravigliose, sono intense, profonde, forti e piene di passione; condannate all'oblio del non vivere e archiviate in un angolo della nostra mente.
Sono storie d'amore tra persone che nemmeno si rendono conto di poterle vivere, perché, nonostante le vogliano continuano a cercarle nei posti sbagliati rifiutandosi di guardare ad un palmo dal loro naso  per orgoglio, per paura di essere davvero felici o semplicemente perché non si vuol vedere.
Quelle storie  restano li chiuse al sicuro in quella parte oscura della nostra mente, vivendo nell'immaginazione solamente.
Non vedranno mai la luce della vita reale e non saranno mai davvero vissute; semplicemente esistono e restano li lasciandoci con l'amara consapevolezza che non le vivremo mai.




lunedì 3 dicembre 2012

parallelismo

Come due linee parallele 
non si incontrano mai: 
noi ci vediamo 
siamo uno di fronte all'altra
vivendo le nostre vite
senza mai sfiorarci
toccarci...

ci avviciniamo al limite senza mai varcarlo e continuiamo la nostra strada in un'esistenza di rimpianti.







mercoledì 28 novembre 2012

memories

Ci sono momenti che non si possono cancellare, 
ricordi, memorie di un tempo passato durante il quale siamo stati felici, tristi, solitari e sconsolati o in compagnia e spensierati... 
Quei momenti sono passeggeri, ne sentiamo il peso nell'istante in cui li stiamo vivendo e li dimentichiamo subito dopo, non rendendoci conto che quelle sensazioni sono sempre li in agguato, impresse nella nostra coscienza inconsapevole. 
Basta una canzone, un luogo, un'azione... per rievocare quel ricordo e per un attimo ci consola ma un momento dopo ci distrugge.
Crediamo che vissute una volta si diventi immuni a tutto ciò eppure non appena si ripresentano riviviamo quella stessa sensazione che credevamo non avremmo più provato e ci ritroviamo con un macigno sul cuore, le lacrime agli occhi e la speranza di dimenticarlo presto.









domenica 25 novembre 2012

il filo

Tutto accade per un motivo, ogni cosa è collegata ad un'altra e niente è fine a se stesso.
Esiste un significato recondito dietro ciò che capita, alle persone che incontriamo ed alle quali ci leghiamo. .. 
Quanto tempo deve trascorrere prim
a di capire quale sia il filo che lega ogni cosa?
Eventi, persone...
Il destino unisce e separa, avvicina ed allontana; ma se ogni cosa avviene per uno scopo preciso perchè la maggior parte delle volte rimaniamo in sospeso, in bilico, al bivio senza sapere da che parte andare?
Quando ci scontriamo e poi ci separiamo rimanendo comunque legati come possiamo capire se la strada che in quel momento ci allontana sarà la stessa che ci farà ricongiungere?!












sabato 24 novembre 2012

Il potere di una parola


Non si conosce il valore di una parola finché non la si usa nel modo più scorretto che esista: un dono, un privilegio, che viene sperperato scioccamente e, a volte, senza un briciolo di coscienza.
La parola è un'arma pericolosa se posta nelle mani di uno sciocco:
siamo persone fatte di passione, emozioni, sentimenti.. alcuni di noi sono incapaci di esprimerli al meglio altri invece tengono tutto dentro finché non esplodono: è un cerchio che gira su se stesso a fino ad uscire dal suo asse.
Una parola è quella freccia che, scagliata a tutta velocità nel petto di qualcuno, può  spezzarne il cuore caldo e morbido lasciandolo li inerme abbandonato in un sanguinamento lento.
E cosa succede poi? Cosa si può fare il quel momento?
Riconoscere un errore e ammetterne la responsabilità oppure convivere con le mani sporche di quel sangue carico di colpa finché la nostra anima ne ha la coscienza.





sabato 17 novembre 2012

..apparenze..


Osserva
Guardati intorno
che cosa vedi?
Apparenze..
causa di una sofferenza inutile;
Non credere
Non cadere nel tranello di ciò che guardi ma non osservi:
ci sono cose che prescindono un solo singolo sguardo distratto

guarda bene
con occhio acuto
ciò che si cela sotto alle maschere
che si indossano sul viso
cogli ogni gesto,
ogni movimento,
ogni espressione
Ricorda!
La sofferenza data da un'apparenza istantanea è solo momentanea
Il dolore è passeggero
sarà seguito da un razionale momento di lucidità che tutto illumina
ogni gesto sarà così rivelato.
bisogna solo avere il giusto occhio
il filtro
il coraggio di restare li ed osservare a fondo
non avere paura
resta li immobile
accetta ciò che vedi

la verità.






mercoledì 14 novembre 2012

corro

Continuo a tornare 
varco quella soglia, 
la stessa 
dalla quale esco come una furia ogni volta.
l'orgoglio,
l'amore,
sono la chiave e il chiavistello.

vado via
torno 

Il tuo richiamo è qualcosa di irresistibile
così silenzioso ed inconsapevole.

La debolezza per me non ha importanza
la tua freddezza
la tua ostinazione a respingermi per poi cercarmi

mi tieni lontana e vicina.

stai scappando
come me
entrambi ci allontaniamo dalla vera felicità che nonostante facciamo di tutto per non vedere è li di fronte ai nostri occhi.

Continuo tornare da te
appellandomi alla mia forza interiore
a quei sentimenti che,
nonostante il dolore provocato dai tuoi gesti e dalle tue parole,
mi sorreggono e mi aiutano a tenerti in piedi finché non sei in grado di allontanarmi di nuovo.

Per ora vado e torno
alzo e abbasso muri invisibili

Ma questo presto finirà
un giorno non molto lontano non tornerò più indietro
non abbatterò il muro

andrò via da quella stessa porta dalla quale entro
chiudendola e portando via la chiave

fermami
lasciami restare.



























domenica 11 novembre 2012

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brivido


Le tue labbra sono diventate la mia ossessione; le sogno di notte e le vedo ovunque il giorno.
Vorrei sfiorarle con le mie dita leggere e tremanti adagiandomi in un bacio semplice ed innocente.
Vorrei sentire quell'emozione che sale da dentro,
canalizzarla, nelle mie mani su di te.
Vorrei sentire quel brivido che il tuo tocco provoca sulla mia pelle, dentro di me.
Vorrei sentire quelle labbra sottili e dolci sul mio collo
e poi  andare a fondo nella mia pelle, dentro di me
in un'intimità tutta particolare che solo le tue labbra, ora, possono darmi. la mia ossessione.


lunedì 5 novembre 2012

vento





Ci sono quelle giornate di sole e vento durante le quali ti senti come travolto da un inspiegabile moto di emozioni travolgenti; non sai da dove arrivino o il perché si presentino, fatto sta che ci sono e anche se non riesci a spiegartele le canalizzi dentro di te..
Avverti quella spinta interiore a prendere decisioni e come in un salto nel vuoto; fai scelte o prendi decisioni che hai sempre mess

o da parte per timore di conseguenze negative o speranze disattese. Sogni che hai messo da parte perché ti sembravano irraggiungibili ora ti appaiono vicini.
Ti senti come travolto da quel vortice ventoso; ti da la carica di cui hai bisogno, il coraggio, la forza la speranza... Devi solo chiudere gli occhi e lasciare che il vento ti avvolga: bisogna abbandonarsi alla sua spinta per poter finalmente volare, liberi.


sabato 27 ottobre 2012

L'intensità di un momento

Sono stati i tuoi occhi,
due zaffiri ,
incastonati in un viso dalla pelle d'avorio:

o forse è stato il tuo sguardo
intenso
profondo,
mutevole come le onde dell'oceano.

Quell'istinto di strapparti un bacio
un bacio in un pensiero
un pensiero durato una frazione di secondo
in cui eravamo noi due solamente
le nostre anime sospese ad un filo
un filo che ci ha legati..

La prima volta in cui ci siamo realmente guardati
e davvero incontrati.

Un istante svanito in un attimo
Un attimo
rimasto impresso nella memoria
e nei ricordi
inciso nel cuore come su una pietra
un memoria destinata a durare nell'eternità dei tempi avvenire.



OTTOBRE 2012




sabato 30 giugno 2012

polvere


Vorrei darti i miei occhi,
Solo per qualche secondo,
per mostrarti come vedo io il mondo
 ciò che riesco a cogliere:
attimi
istanti
cenni
sentimenti
emozioni
realtà oggettive così piccole dall’essere impercettibili
a molti
come il pulviscolo dell’aria,
puoi vederlo solo attraverso il filtro della luce,
io riesco a vedere il mondo
senza bisogno di filtri, 
posso andare oltre l’apparenza
e vorrei che tu vedessi ciò che vedo io  
solo così finalmente potrai capire
cose che di me
non sei in grado di comprendere.



30/06/2012







giovedì 1 marzo 2012

Dolce Dormir

Vorrei dormire sentendo il tuo respiro
caldo sul mio collo
la tua mano tra i miei capelli
le tue braccia intorno alle mie
                    in un abbraccio lungo un sogno




venerdì 24 febbraio 2012

DESIDERIO AVVERATO

Vorrei vederti sorridere di nuovo
Vorrei vederti scherzare di nuovo
Vorrei vederti felice accanto a me
Vorrei sentire di nuovo la tua mano
                                    nella mia
Vorrei sentire ancora le tue mani
                                   fra le mie
Vorrei sentire il calore della tua pelle
                        la dolcezza del tuo
                        respiro sul mio collo
Vorrei sentire ancora le tue mani
                      fra i miei capelli
Vorrei sentirmi di nuovo al sicuro
                         con te
                         e te
                         sicuro di me


23/2/2012




   

giovedì 23 febbraio 2012

La ragazza che mi insegnò a vivere


*********** QUESTO E' UN RACCONTO DI PURA INVENZIONE, 
FATTI E AVVENIMENTI DESCRITTI 
NON HANNO NIENTE A CHE FARE CON PERSONE DEL MONDO REALE ********



La mia vita da che io ricordi è sempre stata un incubo: dalla mia nascita fino ai sedici anni non ho mai avuto veri amici; ero sempre sola, triste e giù di corda. Così depressa che tentai anche di uccidermi.
A scuola ero considerata solo una secchiona, una povera bruttina con gli occhiali che pensava esclusivamente a studiare e prendere bei voti, una a cui chiedere di fare i compiti al posto proprio per passare il pomeriggio al parco con gli amici.
Mi sono mancati quegli amici, i pomeriggi al sole pieni di gioia e sorrisi: ero felice quando pioveva perché la pioggia e l'oscurità rispecchiavano ciò che c'era nel mio cuore in quei momenti: versavo lacrime amare dopo ogni giornata di scuola, dove subivo le peggiori angherie; ridacchiavano, bisbigliavano ogni volta che passavo loro davanti, ripetevano in tono derisorio le domande che ponevo ai professori o ciò che commentavo durante le lezioni. non sono mai riuscita a capire il perché di tanto accanimento nei miei confronti!! D'altronde non avevo fatto nulla di male se non studiare.
Gli unici amici con cui mi sfogavo erano il mio cane e il mio gatto: erano tutto ciò che avevo.
Alcuni di voi si chiederanno perché non parlassi con i miei genitori, beh a volte capita che la vita ti faccia dei tiri mancini e tu non puoi fare altro che accettare e andare avanti, non ho mai capito se fossero morti o mi avessero abbandonata, ho sempre vissuto con una coppia che consideravo i miei zii, ma tra loro purtroppo non correva buon sangue lei lavorava moltissimo per mantenere la famiglia e lui beh tornava sempre a casa a notte fonda e puzzava di alcool: non erano dei gran genitori e tra loro non correva buon sangue, infatti, divorziarono quando io avevo circa sedici anni.
Non potendo più badare a me mia zia mi affidò ai servizi sociali e il tribunale decise di mandarmi in una famiglia dall'altra parte della nazione e cosi da uno squallido quartiere di periferia di San Francisco io Tabby e Pepsi traslocammo nel New England presso una famiglia amorevole, i Jackson.
Ero contenta di iniziare una nuova vita, l'assistente sociale mi aveva detto che mi sarei trovata bene e che la famiglia che mi avrebbe accolta non vedeva l'ora di conoscermi: avevano due figlie la minore (un anno più grande di me) si chiamava Jane la maggiore, che andava al college non viveva in casa, si chiamava Maggie. 
Jane non mi accolse a braccia aperte anzi fece di tutto per complicare il mio trasferimento e il mio insediamento nella nuova casa e soprattutto nella nuova scuola. Distrusse in pochi giorni ogni mia speranza di cominciare da zero.
I signori Jackson erano amorevoli, sapendo che il mio compleanno era vicino decisero di organizzare una festa a sorpresa alla quale invitare un po' di ragazzi e ragazze della scuola per far si che mi conoscessero e diventassero miei amici: ovviamente io lo venni a sapere da Jane che tentò fino all'ultimo di sabotare la festa addirittura dicendomelo prima ed evitando che si presentassero invitati.
A me non importava molto dei suoi tiri mancini ero contenta perché avrei finalmente conosciuto Maggie: fu una sorpresa perché senza saperlo la conobbi qualche giorno prima in un caffè nel quartiere il vicino a casa, era bellissima; alta, snella capelli scuri e occhi verdi, la dolcezza e la comprensione fatta a persona. Chiacchierammo tanto e le raccontai la mia vita a San Francisco e le mie speranze distrutte da Jane. Lei mi capiva, sapeva cosa volesse dire impegnarsi negli studi ed essere derisa per questo: era la prima del suo corso, capo del comitato studentesco al college e aveva vinto numerosi premi scientifici sapeva esattamente come mi sentivo. fu la mia prima vera amica, purtroppo il destino si accanì di nuovo contro di me...
La mattina del mio compleanno arrivò, mi svegliai, mi guardai allo specchio e mi dissi come ogni anno "beh un anno in più e non sono cambiata di una virgola" mi vestii salutai la signora Jackson presa dalle pulizie e uscii. Era una bella giornata, il sole splendeva alto nel cielo ed io avevo un appuntamento al parco con Maggie ma lei non si presentò, l'aspettai un paio d'ore ma non la vidi arrivare, delusa me ne tornai a casa. 
Quando arrivai trovai (come del resto già sapevo) tutte le luci spente, tempo di chiudere la porta accendere la luce e fui travolta da un coro di SORPRESA rimasi sorpresa non tanto dalla festa ma nel notare che la figlia maggiore dei Jackson altro non era la ragazza con cui avevo passato gli ultimi giorni. Felice della mia sorpresa mi godetti la festa e Maggie fece di tutti per far si che mi rappacificassi con Jane e ci riuscì; fermandosi più del previsto perse il treno e il signor Jackson le lasciò la macchina.
Era scoppiato un brutto temporale e quattro ore dopo la sua partenza Maggie ancora non aveva chiamato, il signor Jackson accese la TV e sul canale regionale c'era la notizia di un grave incidente che aveva bloccato la statale est in direzione del college, dalle immagini i genitori di Maggie sembrarono riconoscere la loro macchina accartocciata... presi dall'angoscia presero il telefono per chiamare la polizia, ma non appena iniziò squillare qualcuno suonò il campanello...
Ho ricordi molto confusi di quella sera e di ciò che avvenne dopo, la signora Jackson fu colta da un malore improvviso e fu ricoverata in ospedale, Jane diventò ancora più spietata nei miei confronti incolpandomi della morte della sorella, il signor Jackson si chiuse nel silenzio e nell'alcool. Non so cosa mi spinse a farlo; forse la disperazione della mia solitudine, l'aver perso l'unica amica che avevo, l'affetto dei genitori che non avevo mai provato prima. Tentai più volte di evitare quella sensazione di essere STATA la causa di tutti quei mali, il dolore, la morte... alla fine cedetti al tormento e un mese dopo in una notte di pioggia una delle tante mi chiusi in bagno e tentai di uccidermi (non voglio scendere troppo nel dettaglio è molto doloroso per me parlarne).
Non so bene cosa accadde dopo ma volevo a tutti i costi lasciarmi andare, la mia vita non aveva mai avuto un senso, avevo solo sofferto e causato sofferenza altrimenti perché tutto il mondo mi odiava cosi tanto? Vedevo un via vai di persone intorno al mio letto, piangevano, leggevano, parlavano con me. persino Jane sembrava realmente afflitta! Non avevo intenzione di restare volevo andarmene per sempre.
Una notte però accadde qualcosa di strano, sognai Maggie, era venuta da me, bellissima come sempre camminava verso di me, mi disse di stare bene e che ora la sua famiglia aveva bisogno di me che me li affidava, mi baciò e abbracciò e svanì. 
La mattina dopo mi risvegliai e iniziai a riprendermi, qualche settimana e fui dimessa.
Maggie cambiò la mia vita, fu un'amica, una confidente, una sorella. in così poco tempo mi diede tanto, diventai adulta imparando ad essere me stessa senza vergognarmene e senza paura alcuna.


febbraio  2002 






mercoledì 15 febbraio 2012

la leggenda del fantasma del vecchio maniero

     In un castello lontano viveva una fanciulla solitaria, bella, la più bella fra tutte. Era una principessa e suo padre, re di quelle terre desolate faceva leva sulla sua bellezza cercando di maritarla a sovrani e principi di regni vicini e lontani per aumentare le proprie ricchezze.
Non molto lontano esisteva un altro regno governato da un re rimasto vedovo con un figlio, anche costui voleva maritare il proprio erede per interesse economico e venendo a conoscenza che il sovrano vicino aveva le stesse intenzioni e che sua figlia fosse la più bella fra tutte decise di stringere alleanza con un matrimonio.
    I due re mossi dall'avarizia non capivano di essere la causa della sofferenza dei propri figli che angosciati da tale decisione decisero di fuggire ognuno per la sua strada, senza incontrarsi o vedersi nemmeno una volta.
La principessa accompagnata da un'ancella trovò rifugio in un vecchio maniero abbandonato, luogo in cui aveva passato le migliori estati quando era bambina: dopo qualche giorno, una sera, si presentò alla porta un giovane alto, robusto, dagli occhi castani ed i capelli neri, era stanco, affamato ed in cerca di rifugio.
    Le due fanciulle lo accolsero e vedendo che era un ragazzo a modo decisero di farlo restare con loro; entrambe simpatizzavano per lui ma il ragazzo, che in realtà era il principe del regno vicino, fu subito attratto dalla principessa: dai lineamenti del suo viso, dai suoi capelli rossi, il suo sguardo ammaliatore; la ragazza più bella che avesse mai visto.
Anche l'ancella si era invaghita del giovane e non sapendo che questi fosse il principe e vedendo che la principessa stava avendo la meglio nel conquistare l'interesse di lui decise di rovinare quell'idillio e chiamò le guardie del re. La principessa affranta si arrese al suo triste destino, disse addio al giovane e tornò da suo padre ed alle sue nozze: il principe, rimasto solo con l'ancella ne respinse i sentimenti dicendosi morto nell'anima e nel cuore e decise quindi di tornare anche lui al suo castello, da suo padre ed al suo matrimonio.
      Il giorno dell nozze arrivò e quando il principe vide entrare la sposa e togliersi il velo dal viso rimase sorpreso e quasi svenne per la gioia: era lei, davanti a lui, la fanciulla tanto amata nel vecchio maniero.
I due si sposarono ed iniziarono a vivere la loro vita insieme, felici che il destino li avesse riuniti.
Tutti nel regno condividevano quella gioia eccetto l'ancella; costei tornata al suo posto a fianco alla principessa covava un profondo risentimento verso il principe che l'aveva respinta ma non potendo sopportare la vista di tale felicità che le era stata negata.decise di vendicare il suo cuore affranto.
         Con l'intento di scatenare una lite tra i due re, l'ancella andò dal suo padrone confidandogli che il rivale gli avesse dato meno denaro di quanto gli spettasse e cosi fece con il padre del principe: tra i due avari scoppiò una guerra che vide coinvolti tutti i giovani cavalieri del regno, sposo compreso.
        Il giovane, per paura di perdere la sua amata di nuovo le chiese di nascondersi nel vecchio maniero e di coprirsi il volto con un velo in modo da tenere celata la propria identità e restare cosi al sicuro: intanto lui si sarebbe recato dai due re e avrebbe cercato di farli rappacificare.
Fortunatamente vi riuscì, scrisse una lettere all'amata in cui le diceva che sarebbe potuta tornare a casa ma l'ancella che aveva architettato un altro piano malvagio prese la lettera e la bruciò senza farla vedere alla giovane sposa e  scrisse in risposta al giovane che la sua amata moglie si era gravemente ammalata e che lui doveva correre al suo capezzale: il principe corse subito al vecchio castello e non appena scese da cavallo incontrò l'ancella; costei gli disse che la sua amata era spirata poc'anzi e che non c'era stato nulla da fare per lei. Il principe paralizzato dal dolore abbracciò l'ancella ed iniziò a piangere disperato: lei senza indugiare prese un pugnale tempestato di diamanti e smeraldi e glielo conficcò dritto nel cuore e poi si uccise.
La principessa allarmata da tale baccano corse fuori trovando il suo amato in fin di vita, sconvolta dal dolore e travolta dalle lacrime lo baciò un ultima volta ed in quel momento egli spirò tra le sue braccia.
La fanciulla non fece mai ritorno al suo castello, rimase li, senza mai togliersi il velo dal volto, nessuno seppe più nulla di lei e della sua sorte si dice che morì poco dopo e che da allora il suo spirito vaghi per il vecchio maniero alla ricerca del suo amato perduto, qualcuno afferma di aver sentito il suo pianto disperato ma nessuno l'ha più vista da allora.

2003





giovedì 2 febbraio 2012

COMUNICAZIONE AI LETTORI

Cari lettori e colleghi bloggers,
questo blog è nato con lo scopo di dare sfogo alla mia passione che per troppi anni è stata sepolta dall'imbarazzo e dalla timidezza.
Ora ho deciso di superare tutto questo e crescere perciò continuerò a postare tutto ciò che la mia immaginazione mi permetterà di scrivere.


grazie a tutti voi che passate a trovare il modern pamphlet :)

I QUATTRO ELEMENTI

ACQUA 

Se fossi l'acqua 
colorerei 
i volti delle persone 
di allegria e felicità.

ARIA


Se fossi l'aria 
trasporterei il profumo dell'universo
in tutto il mondo 
portando con me la pace e l'amore.

TERRA


Se fossi la terra 
permetterei a tutti i bambini di giocare su di me 
in allegria .

FUOCO


Se fossi forte come il fuoco 
scoppietterei allegramente
in ogni falò
in ogni camino 
in ogni dove
per unire molti intorno a me 
  se fossi anche soltanto uno di questi elementi
cambierei il mondo
farei sparire il male 
permettendo agli uomini di vivere 
pacificamente e serenamente
per l'eternità.



2002



ODETTE

Continuo a sperare,
ho ancora fiducia.


E' come scivolare in un 
abisso profondo.


la costrizione della mia condizione
essere cosi
non poter parlare 
essere libera ..


Tanto tempo è passato 
la luce si è spenta 
come la mia vitalità.


Continuo a sperare 
la mia fiducia in lui è ancora forte 
ma eccolo li,
Lui,
mi guarda da lontano
se vincerà sarà tutto finito 
e forse è questo ciò che voglio
che tutto questo finisca 
                             per sempre. 

                                                                                                       2002 

(riflessioni di Odette- poesia ispirata all'opera IL LAGO DEI CIGNI)



mercoledì 1 febbraio 2012

ONDE E SOLITUDINE



Il tuo sguardo scrutatore, 
i tuoi occhi, 
le tue labbra,
le tua voce, 
le tue parole...


Ho bisogno di vederti ancora una volta,
di sentirti parlare...
Il ricordo di quel desiderio, 
forte
di avvicinarmi a te
e toccare il tuo viso,
sfiorandolo...


I tuoi occhi brillavano come stelle,
la tua voce così calda e tranquilla
era suadente ed ammaliante 
come le onde del mare;
richiamavi il loro ritmo lento e costante. 


Quei pochi attimi passati insieme 
hanno creato un tale scompiglio 
nel mio cuore,
nella mia anima.


Ma il ricordo oramai è lontano 
come lo sei te;
si sgretola,
sempre più velocemente lasciandomi in un mare nero di oblio 
                                                                                e solitudine.


agosto 2011 

lunedì 30 gennaio 2012

Brivido

Le tue labbra sfiorano le mie 

le nostre bocche si incrociano 



muovendosi 


veloci ed eleganti 

come pesci nel mare .


I nostri respiri si fondono in un unico soffio 


i nostri visi uno attaccato all'altro ...


e poi c'è quella sensazione che pervade il corpo 


quel brivido


quel fremito 


scandito dal ritmico battito del cuore 


Oh quale gradevole spensierata sensazione ti lascia un semplice bacio.









settembre 2011




sabato 28 gennaio 2012

Incontriamoci in un sogno

Incontriamoci in un sogno
    dove tutto è splendente e luminoso,
Incontriamoci in un sogno
     mio cuore
     e ti prometto che li non ci saranno lancette
     a scandire il tempo del nostro incontro.
Incontriamoci in un sogno
così finalmente staremo soli
    io
    e
    te
    sospesi nel nulla a soddisfare ogni nostra curiosità

Saremo solo noi e nessun altro
le stelle luminose saranno le uniche testimoni
custodi
dei nostri sguardi
delle nostre parole
segrete a tutti tranne che ai nostri cuori.

agosto 2011

Ricordo

Dolce è il ricordo della sera 
passata immersa nel tuo abbraccio 
forte, deciso ma dolce.


Dolce è il ricordo di quella sensazione 
sicurezza, pace che eri in grado di trasmettere



Eravamo solo noi due al mondo 
nessun altro con noi
come sospesi nel tempo e nello spazio
al sicuro dentro una bolla invisibile agli occhi degli altri.


Dolce è il ricordo delle nostre essenze
unite nella passione dirompente
forte della nostra giovinezza e del nostro legame.


                      uniti 
                      completi
                      tu in me 
                      io in te
                              la sensazione che fosse per sempre


Eppure il per sempre per noi non esiste 
la sensazione che ci pervade durante i nostri incontri 
ci lascia
al momento di salutarci 
lasciando spazio all'odiosa domanda 
potrà mai questa sensazione cosi bella penetrare il tuo arido cuore 
e convincerti che insieme potremmo vivere così per sempre?


agosto 2011

Turbine

    Continuiamo a sfuggirci,
in un sorriso, in un abbraccio, 
in un bacio...


               siamo vicini e lontani


    scappiamo l'uno dall'altro 
non appena ci rendiamo conto 
che stiamo correndoci incontro


     Continuiamo a sfuggirci  
eppure ci cerchiamo, 
siamo come travolti in un turbine 
che ci divide non appena  siamo insieme..


      Continuiamo a sfuggirci 
nonostante si cerchi di stare vicini...


                                 si fermerà questo turbine di vento?
                                 e se succederà quanto saremo distanti?


gennaio 2012